Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: poi

Numero di risultati: 272 in 6 pagine

  • Pagina 1 di 6

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

312076
Artusi, Pellegrino 50 occorrenze

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Ponete il composto in mezzo ai dischi e piegateli in due formando così una mezza luna; poi prendete le due estremità della medesima, riunitele

Pagina 007

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Disossate e digrassate le braciuole di maiale, e poi tiratele a cottura in una cazzaruola con burro, sale e una presina di pepe. In mancanza del

Pagina 009

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

cuocere queste cose a parte, e poi mescolarle nel composto prima di scioglierlo col brodo.

Pagina 013

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

A vostra norma, della farina vedrete che ne assorbiranno da 20 a 30 grammi soltanto; ma poi dipenderà il più e il meno dal come riesce il composto.

Pagina 017

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Per avvantaggiarsi, se avete un pranzo, potete fare il composto il giorno innanzi e friggerle la mattina di poi; anzi, se d’inverno stanno fritte per

Pagina 018

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Spezzettò un pollo, escludendone la testa e le zampe, poi lo mise in padella quando un soffritto di lardone, aglio e prezzemolo aveva preso colore

Pagina 025

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

2a Il merito intrinseco di questo piatto merita poi l’impazzamento che esso richiede?

Pagina 028

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Ora non resta che bagnare il pane, che avrete già preparato avanti con fette arrostite, grosse un dito e poi tagliate a dadi.

Pagina 033

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

funghi secchi e un pezzetto di burro e poi servirlo in tavola con parmigiano grattato per chi lo vuole.

Pagina 042

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Crostini di acciughe. Lavate le acciughe e togliete loro la spina e le lische; poi pestatele colla lunetta, aggiungete burro in proporzione e

Pagina 061

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Il burro, come sostanza grassa, è già per sè stesso un condimento non confacente a tutti gli stomachi; quando poi si unisce agli acidi, come in

Pagina 068

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

che ne avrete un pane non troppo sodo, nè troppo tenero lavoratelo moltissimo, mezz’ora almeno, prima colle mani poi gettandolo con forza contro la

Pagina 075

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Lessateli in acqua salata poi fate loro un’incisione superficiale per il lungo onde togliere l’involucro esteriore che è composto, come dicono i

Pagina 084

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

che la farina sia ben cotta (10 minuti) rimovendola sempre; poi levatela dalla cazzaruola e stiacciatela alla grossezza di un dito perchè si diacci

Pagina 089

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

tratto rimestando forte. Tenete la pasta al fuoco 10 minuti circa rimovendola sempre, poi lasciatela diacciare. Lavoratela moltissimo ed a riprese col

Pagina 090

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

le parti e così calde strofinatele con uno spicchio d’aglio. Poi conditele con sale, olio, aceto e zucchero.

Pagina 105

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Allora aggiungetevi il resto del burro e il parmigiano grattato; versateli poi in un vassoio che regga al fuoco e sul quale facciano la colma e

Pagina 110

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Questo è un piatto de’ più ordinari, ma non è disgradevole a quelli cui la farina di granturco piace, e non produce acidi allo stomaco. I bambini poi

Pagina 114

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

piccolo, regolatevi in proporzione. Tritatelo prima, poi pestatelo nel mortaio per ridurlo ben fine e a questa carne aggiungete una grossa midolla di pane

Pagina 125

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Tenetelo in una marinata come quella della lepre N. 325 per 12 o 14 ore. Levato da questa, asciugatelo con un canovaccio e poi preparatelo nella

Pagina 135

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

allargarle. Poi pestate il presciutto coi 70 grammi della seconda carne e a questo battuto unite il parmigiano e il midollo ridotto prima pastoso colla

Pagina 142

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Lessate e tagliate la trippa come la precedente, poi mettetela al fuoco in un soffritto di aglio, prezzemolo e burro, conditela con sale e pepe e

Pagina 154

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Prendasi dunque un buon pezzo di questa zampa e si lessi, poi si disossi, si tagli a pezzetti e si metta al fuoco con burro, sale e pepe, un po’ di

Pagina 155

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

È poi tale la sua affinità coi carciofi che sotterrando i fusti di quest’ultima pianta, quando non dà più frutti, si ottengono i così detti carducci.

Pagina 180

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

1a Mettetelo a soffriggere nel burro, poi tiratelo a cottura col sugo di carne e uniteci del parmigiano quando lo mandate in tavola;

Pagina 184

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Tagliatele a fettine sottilissime e lasciatele nell’acqua fresca per un’ora circa; poi asciugatele bene fra le pieghe di un asciugamano e

Pagina 197

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Lessate le patate, sbucciatele e, calde bollenti, passatele per istaccio. Poi mettetele al fuoco in una cazzaruola coi suddetti ingredienti

Pagina 198

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

zucchero e assaggiate per correggere il sapore dell’aceto con un po’ d’acqua, se fosse di troppa forza. Fate che questo composto alzi il bollore e poi

Pagina 205

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Tagliatelo a pezzetti, nettatelo bene dalle spine e dalle lische, poi ponetelo nella balsamella N. 89 e dategli sapore con sale quanto basta

Pagina 207

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

fine ogni cosa insieme colla lunetta. Poi aggiungerete qualche presa di pepe, un pugno di parmigiano grattato e due uova. Formato così il composto

Pagina 221

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

profumo particolare, specialmente poi se il fagiano lasciasi frollare senza pelarlo.

Pagina 227

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Prendete dunque un piccione grosso, ma giovine, dividetelo in due parti per la sua lunghezza e stiacciatele bene colle mani. Poi mettetelo a

Pagina 234

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

, una enorme sanguisuga o un informe serpentaccio, perchè poi al gusto vi piacerà.

Pagina 237

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Lavoratela la sera avanti, prima sulla spianatoia il lievito senza i condimenti, poi in una catinella per più di mezz’ora con una mano aggiungendo a

Pagina 256

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Sciogliete prima coll’acqua la farina e lo zucchero poi aggiungete il lardo.

Pagina 275

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

che passerete poi dallo staccio. Rimettete la polpa al fuoco collo zucchero e rimestatela continuamente onde non si attacchi. Sette od otto minuti di

Pagina 277

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Le mandorle spellatele e seccatele al sole o al fuoco, poi tritatele finissime colla lunetta. Lavorate con un mestolo lo zucchero e le chiare per

Pagina 280

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Ritiratelo dal fuoco e quando sarà tiepido o diaccio versate i rossi e poi le chiare montate.

Pagina 294

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

all’infinito, ma io che sono incredulo per natura, e un poco anche per esperienza, dico come diceva colui: Dammelo morto e poi ne ragioneremo. Quanti

Pagina 298

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Copritene il fondo con uno strato di detta frutta e sopra distendete un suolo di savoiardi poi altra frutta, poi altri savoiardi e così di seguito

Pagina 299

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Vi avverto poi che quando il latte entra nella composizione di un piatto, malamente si possono dare indicazioni precise: esso è di natura tale che

Pagina 299

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Dopo che il latte avrà bollito, lasciatelo diacciare e poi aggiungeteci le uova frullate e il kirsch. Prendete uno stampo liscio a cilindro, ungetelo

Pagina 299

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

divenuto bianco. Scocciate le uova una alla volta mescolando, poi la farina e per ultimo il rimanente.

Pagina 302

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

latte e passatele per istaccio. Ponete il latte al fuoco con la buccia di limone, che poi va levata, e fatelo bollire per 10 minuti; unite quindi al

Pagina 322

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Mettete le pere al fuoco coperte d’acqua e fatele bollire per quattro o cinque minuti; poi gettatele nell’acqua fresca, sbucciatele, tagliate loro la

Pagina 324

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Levate il gambo alle ciliege e disfatele colle mani unendovi qualche nocciolo pestato. Lasciatele così qualche ora e poi passatene il sugo da un

Pagina 329

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

questo frutto ne dà ad esuberanza e poi ci si risparmia l’incomodo di passarle.

Pagina 342

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Per la fermentazione di questi frutti regolatevi come nelle ricette dei siroppi N. 448 e 450. Poi metteteli al fuoco e quando avranno bollito mezz

Pagina 342

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

cannella intera, che poi getterete via. Quando saranno siroppate, cioè quando avranno perduto il crudo e le vedrete aggrinzite, mettetele da parte.

Pagina 349

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

L’uso si andò poi via via generalizzando e crescendo fino all’immenso consumo che se ne fa oggigiorno; ma due secoli addietro il Redi nel suo

Pagina 353

Cerca

Modifica ricerca